Giambattista Vico sosteneva la teoria dei corsi e dei ricorsi storici, secondo la quale la storia è ciclica e si ripete in continuazione. Anche se questa teoria trova molti riscontri, è anche vero che la storia può procedere a ritroso ed intraprendere il cammino inverso. É esattamente ciò che sta succedendo in Italia ed in Albania, due paesi in cui i rapporti di forza sembrano essere stati completamente capovolti. Negli anni ’90 i telegiornali mostravano le immagini di barconi provenienti dall’Albania carichi di profughi, che fuggivano dalla fame, dalla povertà e dalla guerra per fare fortuna in Italia. Oggi, stando ai numeri, le cose sono radicalmente cambiate: sono gli italiani che abbandonano l’Italia per ricostruirsi una nuova vita in terra albanese.
Da cosa dipende questa clamorosa inversione di tendenza? I motivi sono molteplici. L’Albania è un paese che sta vivendo un boom economico notevole, simile a quello verificatosi negli anni ’60 in Italia. Negli ultimi decenni l’Albania ha vissuto ai margini dell’economia mondiale, e questo paradossalmente è stato un bene perché non è stata coinvolta dalla crisi che ha investito vari paesi, Italia compresa. Oggi le condizioni di vivibilità in Albania sono ottime, tant’è che ben 19mila di italiani vivono in terra albanese con un permesso di lavoro o di studio. Secondo la Camera di Commercio Italiana in Albania sono presenti numerose attività italiane, comprese tra le 500 e le 600 unità.
Tra gli aspetti più positivi dell’economia albanese c’è la burocrazia, estremamente snella e veloce. In un giorno teoricamente è possibile anche aprire un’attività in Albania, una vera utopia in Italia dove la burocrazia ha una lentezza pachidermica che blocca diversi progetti sul nascere. Anche da un punto di vista fiscale l’Albania ha un regime di tassazione meno oppressivo rispetto a quello italiano. Il carico fiscale in Italia per le aziende supera il 64%, mentre in Albania a mala pena arriva al 10%.
Molti imprenditori italiani stanno quindi delocalizzando le loro imprese in Albania, o stanno aprendo nuove attività grazie alle condizioni molto più agevoli. Gli italiani che si trasferiscono in Albania sono soprattutto uomini con un’età compresa tra i 25 ed i 50 anni, prevalentemente delle regioni settentrionali. Molti sono ragazzi che vanno a lavorare nei ristoranti o nei call center, ma ci sono anche professionisti come medici, avvocati, architetti, ecc. che usufruiscono di un regime fiscale più tollerante. Gli stipendi non sono il massimo ma permettono di vivere dignitosamente, poiché il costo della vita è sicuramente più basso rispetto all’Italia.
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